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Vascelluzzo

Alla scoperta di Milazzo

Lo sapevi che… a Milazzo si trova il camino più grande d’Europa? Inserito nella sala più ampia del Castello, conosciuta come Sala del Parlamento o Sala del Camino, è una struttura in pomice lavica del XIII secolo, che dall’epoca medievale riscaldava gli ambienti dei Reali che avevano residenza nel monumentale Castello di Milazzo.

Proprio in questa sala si tennero delle sedute del Parlamento Siciliano durante la Guerra del Vespro.
Costruito in cima alla penisola tra la baia di Levante e quella di Ponente, il Castello di Milazzo fa parte di quello che è considerato il Borgo Antico, ovvero il quartiere più antico della città insieme ad altri edifici di rilevanza storico-artistica come il Duomo Antico e il Palazzo dei Giurati.

Questo complesso monumentale ha fatto sì che Milazzo venisse eletto nel 2016 Borgo più bello d’Italia. Si estende per circa 7 ettari e rappresenta un’interessante realtà che testimonia il passaggio di numerose popolazioni che nel tempo ne hanno trasformato la conformazione: Arabi, Normanni, Svevi, Aragonesi e Spagnoli.

Il Borgo Antico comprende anche un settore archeologico, con costruzioni risalenti al Neolitico (4000 a.C.) e più tardi alla colonizzazione greca della Sicilia (VIII-VII secolo a.C.).

All’ingresso del Borgo Antico, si trova la parte più moderna del Borgo, attraversando la cinta muraria spagnola fatta erigere dall’Imperatore Carlo V durante il suo soggiorno in Sicilia nella prima metà del XVI secolo.

Qui si trova anche uno dei due bastioni o baluardi che ospitavano i cannoni e armi utilizzabili in caso di assalto. Si tratta del Bastione di Santa Maria, rivolto a sud, che prende il nome dalla Chiesa di Santa Maria perché per poterne costruire la base la chiesa fu demolita e ricostruita fuori le mura lungo la costa (Chiesa di Santa Maria Maggiore).

Il secondo bastione si trova a nord ed è denominato Bastione delle Sette Porte perché è rivolto all’arcipelago delle Isole Eolie, che si possono apprezzare in tutta la loro bellezza dalle terrazze che dominano le torri merlate del complesso militare.

Dal Bastione Santa Maria si entra nella Cittadella puntellata da diverse strutture in stato di rudere simili a delle casette che anticamente erano le abitazioni dei Milazzesi che ricoprivano gli incarichi pubblici.

Poco oltre si trova il Duomo Antico, opera dell’architetto fiorentino Camillo Camilliani (famoso per la costruzione delle torri costiere della Sicilia), impreziosito da una facciata tipicamente barocca e dominato da una imponente cupola.

Sulla facciata si notano due cerchi che rappresentano l’orologio solare e le costellazioni dello zodiaco. Il Duomo Antico è dedicato al patrono di Milazzo Santo Stefano Protomartire, il cui culto è attestato nella città dal 1521, anno in cui il popolo e il clero ottengono il diritto di venerare le reliquie del Santo.

La festività legata a Santo Stefano è fissata la prima domenica di agosto per celebrare il 3 agosto del 1461, giorno del rinvenimento del Santo Braccio. La Chiesa è sconsacrata dal 1860 quando fu adibita ad ospedale da campo durante la sanguinosa battaglia di Milazzo del 20 luglio fra le truppe borboniche e garibaldine.

L’interno è talvolta utilizzato per scopi culturali ed eventi come conferenze e concerti. La pianta è a croce greca e gli spazi sono ricchi di decorazioni a tarsie marmoree policrome del XVII secolo.

Nel quartiere moderno di Milazzo, vicino il Lungomare Marina Garibaldi, si trova invece il Duomo Nuovo, anch’esso dedicato al Patrono, realizzato nel 1937 ad opera dell’architetto Francesco Valenti che aveva realizzato anche i lavori di ricostruzione per il Duomo di Messina.

Moltissime opere provengono dal Duomo Antico, tra cui due elementi di un polittico firmato Antonello de Saliba del 1531 raffiguranti i SS. Pietro e Paolo, e una statua lignea settecentesca di Santo Stefano.

Sulla destra rispetto al Duomo Antico si trovano gli scavi archeologici del Neolitico e dell’Acropoli greca.
A 100 metri dal Duomo Antico, si trova il Palazzo dei Giurati ex Monastero Benedettino. Il monastero era stato già eretto nel XVI secolo come testimoniano alcune finestre gotiche trecentesche visibili sulla facciata.

Al monastero è legata una leggenda, ovvero quella di una nobildonna costretta dalla famiglia farsi monaca perché contro il loro benestare aveva intrapreso una relazione con un soldato di basso lignaggio e che fu murata viva all’interno del monastero perché venne scoperto il proseguimento del loro amore.

Il Palazzo dei Giurati, sede del Senato cittadino, fu realizzato a partire dal 1755 utilizzando una parte della chiesa del monastero ormai abbandonato perché le monache furono trasferite altrove.

I magistrati abbandoneranno il sito alla fine del XIX secolo per trasferirsi nel Municipio o Palazzo delle Aquile, situato nella Marina Garibaldi di fronte il Porto della città.

Oltrepassando questo edificio, si trova la seconda cinta muraria che è quella aragonese (XV secolo), costruita per volere del Re Alfonso il Magnanimo nel 1456 e ultimata sotto il Re Ferdinando il Cattolico nel 1508 .

È caratterizzata da 5 torri cilindriche unite tra loro da una muraglia irregolare che presenta numerose feritoie per il passaggio delle frecce, scivoli per gettare massi contro i nemici e passaggi segreti.

Un arco ogivale gotico in pomice lavica permette l’accesso all’area più antica del Borgo Antico che è il Castello Svevo, anche questo protetto da una muraglia e da 4 torri quadrate: la più antica è la Torre Araba o Saracena, risalente al X secolo, alta ben 10 metri.

Il Castello fu costruito dall’architetto Riccardo da Lentini nel 1240 per volere dell’imperatore Federico II. Al centro si trova un ampio cortile con una grande cisterna al centro utile per garantire l’approvvigionamento idrico durante gli assedi.

Venite a visitare il Castello di Milazzo (e non solo…) Domenica 1 Luglio 2018 in compagnia di Discover Messina Sicily!

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