Cavalleria Rusticana di Verga è una delle opere che si inscrive nel più ampio panorama letterario siciliano. La Sicilia vanta infatti una notevole storia letteraria: è infatti alla corte del re Federico II che nasce la scuola poetica siciliana che, importando gli esempi franco provenzali, dà vita a quella corrente letteraria conosciuta come amor cortese, che si nutriva di ideali alti, spirituali e sacrali aventi per oggetto la donna e come valore assoluto l’amore.
Da quel momento in poi, la Sicilia si è offerta come culla per dare i natali a scrittori entrati a pieno diritto nel canone italiano, da Iacopo da Lentini a Lucio Piccolo, da Nino Martoglio a Stefano D’Arrigo, passando per Simonetta Agnello Hornby e Vincenzo Consolo, e poi ancora Federico de Roberto, Luigi Capuana, Elio Vittorini, senza dimenticare il recentemente scomparso e compianto Andrea Camilleri.
La lista potrebbe ancora continuare. Ma dobbiamo al catanese Giovanni Verga la nascita in Italia, più precisamente in Sicilia, del movimento letterario del Verismo.
Ed è all’interno della novellistica del Verga, che vanta anche una ampia produzione romanzesca e trasposizioni teatrali, nonché cinematografiche, che si inserisce la cavalleria rusticana. Le contese amorose di Alfio e Turiddu si inscrivono nel ciclo Vita dei Campi e hanno come sfondo storico l’Italia postunitaria.
Noi siciliani siamo focosi, passionali, gelosi, come testimoniano anche altre storie quali quella delle Teste di Moro che adornano i nostri balconi. Il personaggio di Compare Turiddu non fa eccezione a questa regola.
Egli, infatti, non accetta la relazione nata durante il suo servizio militare tra la sua ormai ex innamorata Lola e compare Alfio e così decide, più per orgoglio personale e forte senso di rivalsa, di attirare a sé le attenzioni della ormai donna sposata tramite un trucchetto vecchio come il mondo: il suscitare la sua gelosia.
Il tema clou di Cavalleria Rusticana sembra essere proprio questo, perché Turiddu riesce nel suo intento gettandosi tra le braccia di Santa, la dirimpettaia della coppia di neo sposini, scatenando in Lola i sensi di colpa per averlo lasciato e la nostalgia dei giorni vissuti insieme, che però decide, cadendo nel tranello da lui preparato ad arte, di riprendersi con gli interessi divenendo la sua amante.
Così come per noi moderni lettori, anche la novella vede il suo svolgimento durante il periodo pre pasquale, periodo che prevede per i cristiani l’accostarsi più frequentemente al sacramento della confessione per il perdono dei peccati e la riconciliazione con Dio, ma con qualche vergogna la povera Lola poteva rivolgersi al proprio curato?
Di contro, se non l’avesse fatto, il marito si sarebbe fortemente insospettito visto che in quel periodo era impegnato per i commerci fuori città lontano da sua moglie. Ella, inoltre, aveva sognato dell’uva nera, simbolo di cattivo auspicio nella cultura popolare siciliana.
Quando Turiddu rincasa dai suoi affari viene a sapere che la moglie è diventata rivale di Santuzza in amore, ed è Santuzza stessa che gli svela i tradimenti di Lola per vendicarsi dell’abbandono da parte di Turiddu. I due si sfidano a duello e Alfio riesce a rivendicare la sua dignità ferendo mortalmente il contendente.
Cavalleria Rusticana: l’opera lirica di Mascagni e il film di Zeffirelli
Il musicista Pietro Mascagni, ispirandosi liberamente all’opera di Verga, compose l’intermezzo Cavalleria Rusticana. Il buon Verga, però, sembrò non gradire l’idea di questa trasposizione tanto da aprire una causa per plagio che vinse a mani basse, ma ciò non pregiudicò la fama e la fortuna dell’opera di Mascagni che fu anzi una cassa di risonanza per la stessa opera verghiana.
Continua ad essere rappresentata ed apprezzata tutt’oggi in tutto il mondo ed è stata scelta come sottofondo di una scena del terzo film della saga Il Padrino di Francis Ford Coppola.
Se però quando Mascagni musicò Cavalleria Rusticana Giovanni Verga era ancora in vita, e grazie agli introiti della causa vinta passò una vecchiaia abbastanza tranquilla dal punto di vista economico, era già trapassato a miglior vita quando il regista Franco Zeffirelli nel 1982 ne fece un film.
Chissà se avrebbe mai gradito questo ulteriore tributo o meno! Ma se ci resta questo dubbio, abbiamo la certezza che la Sicilia è terra fertile di sentimenti estremi, odio e amore, e che questi infiammano da sempre gli animi degli artisti che sublimano le loro emozioni in arte.
Se siete amanti di quest’opera o non la conoscevate e vi ha incuriositi, potreste trovare interessante visitare la città di Catania e la casa natale di Giovanni Verga e, nella sua provincia, il paesino di Vizzini in cui Zeffirelli ha girato le scene di Cavalleria Rusticana.
Esiste, inoltre, un vero e proprio percorso turistico letterario sulle orme dei più grandi scrittori che hanno vissuto sull’isola, raccontandone quel sentimento di sicilianità che è difficile da spiegare se l’isola non si viene a visitare!
Discover Messina Sicily è un’agenzia siciliana che si occupa di promuovere il territorio servendosi di guide turistiche giovani, motivate ed amanti della loro terra pur con tutte le sue contraddizioni, persone che hanno deciso di rimanere per amore di un luogo di cui è difficile disinnamorarsi e che ha tanto bisogno di voi ospiti.
Saremo ben felici di accogliervi e raccontarvi le tantissime storie che la riguardano e che, alla fine della vacanza, sentirete anche un pò vostre! VI aspettiamo!