Ci sono molte ragioni per innamorarsi di Messina, sicuro è che la natura ci ha messo molto impegno e l’ingegno degli uomini ha fatto il resto. “Se è vero che le città sono sempre state come le persone, esse mostrano le loro diverse personalità al viaggiatore” (Cit. Roman Payne), Messina mostra una grande vivacità. A dire il vero è difficile dare una priorità a ciò che più la rappresenta: il paesaggio, la storia, la cultura, l’arte ma, in tutto questo, si ha la certezza che il viaggiatore comprenderà appieno questa ardua scelta…
…a raccontar storia…
Messina è posizionata al centro geografico del Mediterraneo. I greci la fondarono tra il 757 e il 756 a.C., secondo Eusebio, e la chiamarono “Zancle” per la forma a falce del suo porto (in siculo “zanclon”) . Intorno al 264 a.C., divenuta Mamertina, venne conquistata dai romani e, dopo la caduta del Grande Impero, venne dominata dai Bizantini a partire dal 535 e fino all’842, anno in cui fu sottomessa dagli arabi.
Rinacque nel 1061 a seguito della conquista dai Normanni, raggiungendo una così grande prosperità al punto da divenire capitale del Regno di Sicilia assieme a Palermo.
Furono secoli di grande floridezza, tant’è che fu la città siciliana più ricca … ricca oltre ogni immaginazione, seconda, nel Mezzogorno d’Italia, solo a Napoli.
Durante la dominazione spagnola, nel 1674-78, si ribellò alla Corona e per il suo grande orgoglio ne subì la durissima repressione tanto che le venne annullato il suo status di Città retta con un proprio Senato.
Venne gravemente danneggiata da un terremoto nel 1783. Entrò a far parte del Regno d’Italia, dopo la spedizione garibaldina dei Mille, nel 1860.
Malgrado il secondo devastante sisma del 1908 e le distruzioni della Seconda Guerra Mondiale (venne bombardata 2805 volte dagli alleati), la città ancora oggi custodisce invidiabili testimonianze del suo nobile passato. Ogni tesoro apparentemente nascosto, ogni angolo, ogni vicolo, ogni oggetto, anche il più piccolo e prezioso, raccontano le gesta di uomini che hanno lasciato tracce indelebili, per la memoria, lo splendore e la gloria della “Regina dello Stretto”….
…a passeggio tra miti, artisti, arte, cultura e natura
Se passeggi lungo la costa sarai in grado di comprendere perché gli antichi greci, che viaggiavano lungo la rotta dalla Grecia per Cuma, ad indicare la potenza delle acque antistanti alla Città di Messina individuarono due miti, “Cariddi” e “Scilla” che, ancor oggi, ogni giorno si danno battaglia.
Sarai in grado di comprendere perché “Fata Morgana”, una volta lasciato il fratellastro Re Artù alle falde dell’Etna, scelse lo “Stretto di Messina” come sua dimora e numerosi suoi prodigi ancora oggi si compiono in queste acque.
Sarai in grado di comprendere perché Antonello da Messina, grande pittore del ‘400 e figlio prediletto di Messina, in alcuni dei suoi dipinti ritrae come sfondo la sua città natia, dandole eterno omaggio.
Intenderai perché William Shakespeare nella sua commedia teatrale “Molto rumore per nulla”, Giovanni Boccaccio, Johann Wolfgang Von Goethe, Silvio Pellico, Friedrich Nietzsche e altri ancora, ambientano le loro storie a Messina. Basta leggere le loro opere.
Grandi Casati e Dinastie hanno preteso che grandi architetti erigessero importanti opere, altre ancora hanno edificato fortificazioni a sua difesa.
Oggi l’uomo stesso fonda parchi e riserve naturali a difesa della natura circostante, lo “Stretto di Messina” si candida ad essere bene UNESCO.
Preparati a questo viaggio, solo cosi tutto ti sarà chiaro.
…andar per sapori…
Arrivare a Messina significa prepararsi ad un’esperienza che, oltre a coinvolgere mente e anima, investe anche i cinque sensi e lo fa attraverso il palato. Prodotti e piatti tipici, vini pregiati, frutta a chilometro zero e pesce fresco. Cosa si vuole di più.
Caratteristica dei messinesi è gustare una buona prima colazione dolce e non salata. Lo fanno con la speciale granita caffé e panna (ci sono altri gusti, limone, fragola, pesca) e brioche…tale abitudine si è poi diffusa per tutta la Sicilia, ma quella autentica e originale nasce a Messina.
Per chi vuole fare un piccolo spuntino alle 12:00 indicata é la focaccia tipica messinese, unica in tutta la Sicilia perché tra gli ingredienti si utilizza la “scarola riccia” (indivia).
Per il pranzo o per la cena si può mangiare pesce, spaziando dai frutti di mare al pesce azzurro, dal pesce spada al tonno, tutti rigorosamente pescati nello Stretto di Messina. Ricette tipiche sono quelle a base di Pesce Stocco (pesce del nord Europa). Gli involtini di carne (chiamate “braciole”)…e tanto altro. Vino e dolci tipici …
NOI
…dai, uno slancio e ci raggiungi in questa magnifica terra..
Noi di Discover Messina Sicilia, ti raccontiamo di Lei, di questa Messina che è la nostra “Madre” e lo facciamo attraverso i nostri servizi turistici ed escursioni, con le nostre guide ed i nostri assistenti in italiano, inglese , spagnolo, francese tedesco, russo, rumeno, cinese e nella lingua dei segni.
Noi di Discover Messina Sicilia elaboriamo insieme a te il “tuo prossimo racconto di viaggio”,
Ciò che condividerai con le persone che ami.