Pasqua in Sicilia è un evento ricco di tradizioni e celebrazioni instaurate da secoli. Si tratta di un evento prima di tutto religioso altamente sentito, caratterizzato da un forte sentimento di devozione dalla grande partecipazione di tutta la comunità.
Le cerimonie, le sfilate e le processioni religiose (come la Processione dei Misteri) che vengono organizzate in questo particolare periodo dell’anno fanno parte della cultura e del folklore siciliani, dal momento che sono impiantate nell’isola da sempre, almeno dal XVI secolo.
Pasqua in Sicilia è preceduta da un periodo di 40 giorni, la Quaresima (che significa digiuno) che inizia il Mercoledì delle Ceneri e termina la Domenica di Pasqua: è un periodo caratterizzato dalla penitenza e dalla preghiera, in cui i fedeli e i devoti osservano voti o piccole rinunce (i cosiddetti fioretti) in seno di rispetto per la morte di Cristo.
La settimana prima di Pasqua si celebrano i riti della Settimana Santa in Sicilia: si inizia con le celebrazioni della Domenica delle Palme, che rievocano l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, accolto da rami di palma agitati da una folla festante. Nell’iconografia dei Santi, la Palma è il simbolo del martirio, quindi preannuncia la morte di Gesù.
Durante le Messe, palme e rami di ulivo vengono distribuiti all’assemblea e benedetti. Spesso i rami di palma sono intrecciati a forma di croce o di colomba, simboli della Passione e della Resurrezione. A Caltanissetta, Enna e Caccamo, i cittadini organizzano una sfilata impersonando l’entrata di Cristo a Gerusalemme (a cavallo di un asino, come riportano i Vangeli, o di un’arca) e la folla.
La Domenica delle Palme segna l’inizio delle celebrazioni della Settimana Santa in Sicilia.
Pasqua in Sicilia: la Processione dei Misteri e il Venerdì Santo Sicilia.
La Settimana Santa in Sicilia è un momento di intensa preghiera, caratterizzato da numerose celebrazioni religiose, tra cui la Veglia Pasquale che avviene la notte tra il Sabato Santo e la Domenica di Pasqua.
Il Giovedì Santo è dedicato alla Messa In coena Domini, che rievoca l’Ultima Cena: durante la celebrazione, avviene il rito della Lavanda dei piedi.
Inoltre, il SS. Sacramento è esposto sull’altare maggiore che in questa occasione è allestito con fiori e dai “Sepolcri”: si tratta dell’Altare della Reposizione. I “Sepolcri” sono composizioni realizzate facendo germogliare i legumi dal giorno del Mercoledì delle Ceneri.
Tra le tradizioni della Settimana Santa in Sicilia, la sera del Giovedì Santo si pratica la Visitazione delle Sette Chiese, per pregare di fronte al SS. Sacramento e ammirare i “Sepolcri”.
Le celebrazioni si concentrano principalmente il Venerdì Santo Sicilia. Questi riti prendono ispirazione dalla tradizione ispanica, dal momento che gli Spagnoli, dal momento della loro dominazione nell’isola, introdussero dei riti per celebrare le festività cristiane. In Sicilia, troviamo molti esempi della Processione dei Misteri, che deriva direttamente dai “Los Pasos”, tipiche delle manifestazioni di Pasqua in Spagna, come Siviglia e Malaga.
Si tratta di sculture o gruppi di statue di diverso materiale (legno, argento, cartapesta) che rievocano episodi della Passione di Cristo, portati in processione dalle confraternite religiose e dai fedeli, durante la Settimana Santa in Sicilia.
Una processione dei Misteri centenaria è quella delle Barette Messina, che risale al 1610: inizialmente, era costituita da soli due elementi, Il Crocifisso e l’Addolorata; a poco a poco, venne arricchita da più statue e oggi conta 11 simulacri, che raffigurano gli episodi della Passione di Cristo descritti nei Vangeli.
In ordine sono: L’Ultima Cena, Gesù nell’orto degli ulivi, La Flagellazione, L’Ecce Homo, La Veronica che asciuga il volto di Gesù, Il Cireneo che aiuta Gesù a portare la Croce, Gesù cade sotto il peso della Croce, Il Crocifisso, L’Addolorata, La Deposizione di Cristo, Il Sepolcro. Questi capolavori, alcuni dei quali hanno resistito al devastante terremoto del 1908, sono esposti nella Chiesa dell’Oratorio della Pace.
La processione dei Misteri caratterizza anche la Settimana Santa in Sicilia Occidentale, a Trapani ed Erice, e l’arcipelago delle Isole Eolie, con la processione dei Misteri di Lipari nel centro storico fino al Castello Normanno. Si tratta di simulacri simili a quelli delle Barette Messina.
Una manifestazione molto sentita e antica, è quella della Via Crucis Enna, in cui sfilano circa 3000 incappucciati, che simboleggiano i penitenti: è una tradizione risalente al XVI secolo.
Oltre la Via Crucis Enna, il Venerdì Santo Sicilia, a Savoca, in provincia di Messina, viene organizzata la Via Crucis Vivente con più di 100 figuranti vestiti come i personaggi della Passione di Cristo: è un evento molto suggestivo perché si svolge nel borgo medievale.
Ad Aidone, in provincia di Enna, la Domenica delle Palme avviene la “Corsa dei Santoni”, statue alte oltre 3 metri che raffigurano i 12 apostoli, con i loro coloratissimi abiti e mantelli.
La mattina di Pasqua in Sicilia, a Messina, le due statue della Madonna e di Gesù Risorto “si cercano” per le strade della città: in altre città della Sicilia, questa processione è conosciuta come ‘A giunta, ‘A cerca, ‘Ncontru… in cui la Madonna va in cerca del Figlio appena risorto.
Cibi tradizionali e ricette di Pasqua in Sicilia.
Durante il periodo di Quaresima, non si mangia carne in segno di penitenza per commemorare la morte di Cristo, per lo meno il Venerdì Santo Sicilia.
Il Giovedì Santo è tradizione mangiare il “pane di cena”, un tipo di pane dolce e soffice, coperto da sesamo: una delizia! Simboleggia il pane che Gesù e i Discepoli mangiarono durante l’Ultima Cena. È tipico di tutto il periodo della Settimana Santa in Sicilia, specialmente a Messina.
Il giorno di Pasqua in Sicilia, le famiglie si riuniscono per un ricco pranzo. Tra i piatti tipici della Pasqua in Sicilia, la pasta ‘ncasciata è sempre presente, grande classico della cucina siciliana: piatto tradizionale dei pranzi domenicali, è una pasta al forno condita con sugo di carne, formaggio, melanzane… basterebbe da sola per ritenersi sazi!
Come secondi piatti, è molto comune mangiare il capretto o l’agnello al forno, in ricordo del sacrificio di Gesù (L’agnello di Dio). Inoltre si prepara “u Sciuscieddu“, una sorta di minestra fatta con polpette di carne, uova e ricotta.
Pasqua in Sicilia a tavola significa soprattutto dolci tipici. Alla fine del pranzo, è il momento di gustare la Colomba, che è una torta pasquale a forma di colomba, simbolo della Resurrezione: si trova in tutta Italia, ma sono varianti siciliane quelle al pistachio e agli agrumi.
La Cuddura è una ciambella dolce con uova sode. I Quaresimali sono biscotti siciliani a base di mandrole e frutta secca, preparati durante la Quaresima.
Un altro dolce tipico è l’Agnello Pasquale: è marzapane modellato a forma di agnello, ricoperto da pasta di zucchero.
Il giorno di Pasqua grandi e piccini si scambiano le Uova di Pasqua, uova di cioccolato con sorpresa. Al cioccolato bianco, al latte o fondente, le Uova di Pasqua in Sicilia sono anche al pistacchio. Le uova sono avvolte in coloratissimi incarti, simbolo della primavera.
A Pasquetta, iI Lunedi di Pasqua in Sicilia, ci si riunisce con gli amici per le grigliate all’aperto o picnic, approfittando del bel tempo. Così si concludono le tradizioni della Settimana Santa in Sicilia.