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siti unesco sicilia

Siti UNESCO Sicilia: non solo Patrimonio Mondiale

I siti UNESCO Sicilia rappresentano un argomento tanto vasto quanto vario. Tanti dei siti culturalmente più importanti della Sicilia hanno ottenuto il riconoscimento da parte dell’UNESCO e sono entrati a far parte della Lista dei Beni Patrimonio Mondiale dell’Umanità e nel gruppo dei siti UNESCO in Italia.

Tuttavia la Lista del Patrimonio Mondiale, sebbene sia indubbiamente la più conosciuta, non è l’unica, e la Sicilia, che si annovera tra le regioni con la più alta concentrazione di siti UNESCO in Italia, può vantare anche altri elementi riconosciuti in altre liste.

Curiosi di sapere quali? Allora continuate la lettura!

Siti UNESCO Sicilia: Patrimonio Mondiale, Geoparchi e Patrimonio Immateriale

I primi siti UNESCO Sicilia a essere stati inseriti nella prestigiosa lista del Patrimonio Mondiale sono la Valle dei Templi di Agrigento e la Villa Romana del Casale a Piazza Armerina, entrambi inscritti nel 1997.

Se la Valle dei Templi -sicuramente il più famoso sito archeologico siciliano nonché parco archeologico più grande del mondo- ci fa viaggiare nell’antica Grecia senza bisogno di lasciare la nostra bella isola, la magnifica Villa Romana del Casale ci trasporta invece indietro a quando la Sicilia era il granaio dell’Impero Romano e i nobili patrizi erano soliti costruire le loro fastose dimore decorate con splendidi mosaici nel bel mezzo delle campagne siciliane per controllare da vicino i loro possedimenti.

Nel 2000 è stata la volta dell’arcipelago vulcanico delle Isole Eolie, che come l’Etna, patrimonio UNESCO dal 2013, costituiscono un importante terreno di studio per la vulcanologia. Nel 2002 anche Siracusa con la Necropoli di Pantalica e le città tardo barocche del Val di Noto sono entrate a far parte dei siti UNESCO Sicilia, mentre il sito più recente è la Palermo arabo normanna inscritta con le cattedrali di Cefalù e Monreale nel 2015.

I siti UNESCO Sicilia sono molto conosciuti non solo per avere ottenuto il riconoscimento da parte dell’UNESCO, e anzi, come accade spesso a tutti i siti Patrimonio Mondiale, sono famosi a prescindere per la loro importanza storica, culturale e/o naturale.

Quando viaggiamo la cosa che ci affascina di più di un luogo è spesso la sua bellezza estetica, l’imponenza di un edificio o di una montagna, ma l’UNESCO non riconosce i luoghi solo per la loro bellezza architettonica o naturalistica, bensì per un valore eccezionale universalmente riconosciuto che decide di proteggere e preservare.

Per questo motivo ci sono anche altre liste UNESCO poco o per nulla conosciute, in cui sono inscritti elementi e luoghi meno noti al grande pubblico ma ugualmente capaci di stupire e incantare:

Patrimonio Immateriale UNESCO Sicilia

Il patrimonio UNESCO Sicilia è molto più vario della sola lista patrimonio mondiale. L’altra lista più nota dopo quella del Patrimonio Mondiale è quella del Patrimonio Immateriale.

Di questa lista fanno parte gli elementi intangibili delle tradizioni popolari, delle arti e del folklore, alcuni comuni a diverse regioni d’Italia e talvolta persino condivisi con altre nazioni, come nel caso della dieta mediterranea –riconoscimento valido non solo per l’Italia, ma anche per Spagna, Croazia, Grecia, Cipro, Marocco e Portogallo.

Tra gli elementi del patrimonio immateriale UNESCO Sicilia condivisi con il resto dell’Italia figura l’arte dei muretti a secco, le grandi processioni a spalla e la pratica della transumanza. Ci sono però alcuni elementi che sono esclusivamente siciliani cioè  l’Opera dei Pupi e la coltivazione della vite ad alberello a Pantelleria.

Geoparchi UNESCO: Parco delle Madonie Sicilia e Geoparco Rocca di Cerere

I Geoparchi siciliani sono da considerarsi a tutti gli effetti siti UNESCO Sicilia e sono due: il Geo-parco delle Madonie Sicilia nel palermitano e il Geoparco Rocca di Cerere a Enna, siti meno conosciuti ma non per questo di importanza minore.

Letteralmente si tratta di aree geografiche di rilevanza geologica gestite per assicurarne la protezione e allo stesso tempo per essere rese veicolo di educazione e sviluppo sostenibile.

Per loro natura i Geoparchi si prestano bene a essere terreno di studio a cielo aperto non solo per scienziati e ricercatori che approfondiscono e studiano le tematiche relative all’origine della Terra, aspetti geologici e fenomeni naturali, ma nei casi più virtuosi anche per studenti e ragazzi in età scolare che approfittano degli spazi appositamente creati per loro per scoprire e studiare la natura lontani dai banchi di scuola.

Spesso e volentieri in queste aree, oltre all’indiscusso valore geologico, sono presenti anche altre tracce antropiche che ci restituiscono interessanti prospettive su come l’uomo nel passato si sia perfettamente integrato con l’ambiente circostante facendone la sua casa.

Il Parco delle Madonie Sicilia è stato istituito nel 1987, ma viene riconosciuto Geoparco UNESCO solo nel 2015. Si estende su quasi 40 mila ettari, al centro dell’Appennino siciliano, delimitato a ovest dal fiume Imera e a est dal fiume Pollina che lo separa dal vicino Parco dei Nebrodi.

Le Madonie sono il luogo perfetto per perdersi e ritrovarsi nella natura: vi sono infatti circa 300 km di sentieri pedonali tra corsi d’acqua, boschi, pascoli e grotte carsiche, senza contare che le Madonie ospitano i monti più alti della Sicilia dopo l’Etna, come Pizzo Carbonara alto 1978 mt.

Il Parco delle Madonie Sicilia custodisce anche 15 comuni e piccoli borghi –tra cui Cefalù, Petralia Sottana, Petralia Soprana, Polizzi Generosa e tanti altri- depositari di un patrimonio culturale e artistico fatto di antichi mulini lungo i corsi d’acqua, masserie, musei, eremi nascosti, chiese rupestri e ruderi di abbazie, come i resti dell’Abbazia normanna di San Giorgio che si trova nel bel mezzo di un bosco di querce.

A dimostrazione della stretta relazione tra patrimonio storico-culturale e patrimonio geologico sono stati creati i cosiddetti sentieri geologico-urbani, come quello di Petralia Sottana che conduce alla scoperta di resti fossili di molluschi, crostacei e coralli, visibili nelle pietre degli edifici, dei marciapiedi e nelle colonne della Chiesa Madre. Ed ecco che anche semplicemente passeggiando per un centro storico ci si può ritrovare a calpestare fossili!

Il Geoparco Rocca di Cerere, invece si trova ad Enna sui Monti Erei, e tra i siti UNESCO Sicilia è forse il meno conosciuto. Si estende su una superficie di 1298 km2 e ingloba in sé 9 comuni, compresi i siti archeologici della Villa Romana del Casale, già noto patrimonio UNESCO Sicilia, e la polis di Morgantina.

Il nome di questo Geoparco deriva proprio dalla Rocca di Cerere, che si trova nel punto più alto della città di Enna, dove sorgeva il tempio dedicato al culto di Demetra, la Cerere dei romani. Cerere era la dea dell’agricoltura e infatti era proprio l’entroterra ennese il cuore del granaio dell’Impero Romano.

A circa 10 km da Enna si trova la frazione di Pergusa con l’omonimo lago, unico naturale rimasto in Sicilia dove secondo la mitologia avvenne il ratto di Proserpina, e anche uno dei principali poli turistici dell’area. Il Geoparco Rocca di Cerere come il Parco delle Madonie è tra i siti UNESCO Sicilia più interessanti da visitare perché conserva ben 150 siti archeologici noti e meno noti, come varie necropoli e villaggi rupestri.

Le necropoli di Realmese e Malpasso a Calascibetta, per esempio, non sono conosciute al pari della più famosa Necropoli di Pantalica a Siracusa. Eppure, nel caso della Necropoli di Realmese si tratta di una necropoli pantalicana con circa 300 tombe a forno scavate nella roccia; nella seconda invece sono state trovate 5 tombe a grotticella con vari ambienti e resti databili del 2000 a.C.

Un altro straordinario sito archeologico nel pressi di Calascibetta è il villaggio rupestre di Canalotto, dove si trovano una serie di piccole grotte, adibite ad abitazioni, una chiesa rupestre su due piani, un complesso ambiente che ospitava un palmento e un sistema di vasche e canali di pietra per la raccolta dell’acqua.

Altra attrazione del Geoparco Rocca di Cerere è il Parco Minerario Floristella-Grottacalda, in funzione fino al 1986 per l’estrazione dello zolfo e utilizzato oggi a scopo didattico, che rappresenta uno dei siti archeologico-industriali più importanti del sud Italia.

Come per il Parco delle Madonie Sicilia, oltre al valore geologico, naturalistico e archeologico dell’area, anche i borghi  del Geoparco Rocca di Cerere e la stessa Enna sono delle vere e proprie miniere di tesori in cui trovare antichi castelli, torri, chiese che custodiscono  pregevoli opere d’arte ed edifici storici riccamente decorati.

Siti UNESCO Sicilia in lista d’attesa

Abbiamo visto come i siti UNESCO Sicilia non si limitano solo al Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Tuttavia vi sono anche altri siti che non fanno ancora del tutto parte del patrimonio UNESCO Sicilia ma che si trovano in una sorta di lista d’attesa dell’UNESCO, chiamata Tentative List, e che aspettano di essere potenzialmente riconosciuti in futuro.

Tra questi si annoverano il sito di Taormina e Isola Bella che non ha certo bisogno di presentazioni, e l’antica città fenicia di Mozia sull’isola di San Pantaleo nello Stagnone di Marsala.

Un altro sito che invece aspira a diventare Geoparco UNESCO, e per il quale è stato avviato il lungo e complesso processo di candidatura nel 2018, è l’Altipiano dell’Argimusco con alcune aree limitrofe, tra cui la Rocca Salvatesta -o Rocca di Novara- e la Valle Alcantara, dove sono presenti altri numerosi siti archeologici e rupestri.

L’Argimusco si trova a pochi km da Montalbano Elicona, in provincia di Messina, ed è un luogo in cui da anni sono stati avviati studi e che sempre di più si mostra capace di suscitare interesse e fascino nel pubblico con le sue particolarissime rocce dalle forme più disparate.

Anche i piccoli borghi del circondario sono in grado di regalare scorci suggestivi e deliziare –come ovunque in Sicilia- con il buon cibo. Dal 27 al 30 agosto noi di Discover Messina Sicily abbiamo organizzato l’Esperienza ai Borghi di Sicilia, per portarti alla scoperta di 3 dei borghi più belli d’Italia, Castroreale, Montalbano Elicona e Novara di Sicilia.

In questa occasione visiteremo anche gli splendidi scenari naturalistici dell’Argimusco e del Bosco di Malabotta, pernottando anche nelle abitazioni medievali del centro storico di Montalbano, che oggi costituiscono un albergo diffuso.

E voi conoscevate già questi siti UNESCO Sicilia? Siete curiosi di scoprirli e visitarli? Vale assolutamente la pena, spingersi fino all’entroterra siciliano e guadagnarsi le meraviglie più nascoste e ben custodite della nostra Sicilia!

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